lunedì 5 dicembre 2016

Step 19 - Anatomia del colore

L'Anatomia del color blu cadetto

La percezione del colore parte della luce, che permette la visione e influenza la percezione del colore.
La visione umana è, tra i cinque sensi, la più sviluppata, in quanto maggiormente utilizzata dall'uomo. 
La capacità di vedere, e la possibilità stessa non solo di guardare, ma di riconoscere ciò che i nostri occhi hanno davanti, è strettamente correlata con il sistema nervoso. Si dice, infatti che la visione dell'uomo sia intellettuale, in quanto influenzata dalle nostre conoscenze, maggiore è il sapere, più è ampio lo spettro delle cose che riusciamo a cogliere.

Delle informazioni raccolte dal nostro sistema nervoso circa 80% derivano dalla vista e di queste la metà viene utilizzato per rivelare e riconoscere il colore.[1]
La sua percezione avviene in tre fasi:
la prima fase, riconducibile all'ottica, riguarda la radiazione elettromagnetica visibile, la sua eventuale riflessione o trasmissione e la sua propagazione fino all’occhio umano.
la seconda fase, fisiologica, riguarda l’incidenza dello stimolo sulla superficie esterna dell’occhio e il suo propagarsi all’interno dell’occhio fino alla retina, dove i fotorecettori convertono lo stimolo insegnale neurale trasmesso al cervello.
 la terza fase, inerente la psicologia della percezione, è costituita dall’elaborazione e dalla formazione della sensazione di colore. [2]

Il colore permette all'uomo avere una migliore percezione degli spazi e della profondità, di distinguere elementi nello spazio, di selezionare alimenti adeguati, (come citato nello step 11 inerente alla cucina e all'alimentazione) ed ha una grande influenza sulle sensazioni riguardanti la percezione. [3]

Per la classificazione dei colori questi vengono convenzionalmente codificati e espressi tramite, per esempio, sistemi di colori. 
L'argomento è stato approfondito nello step 03 sui codici del colore. 
Il colore blu cadetto originale, con un termine che lo definisce, è nato nel 1892.
Tuttavia in seguito è stato ampliato, andando a creare una gamma di colori che si differenziano solo per il numero finale. [4]
[4]















Fonti:

1) http://www.medicalinformation.it/media/pdf/Spina-9788889626092.pdf
2) http://www.boscarol.com/blog/?page_id=11084
3) Ergonomia cognitiva, Eleonora Buiatti
4) http://drawingblog.mycoloringland.com/blue-shades/

Nessun commento:

Posta un commento